Jim Lynch – L'ultima onda

Miles O'Malley ha tredici anni ma ne dimostra nove. La sua passione è il vasto, scintillante oceano, quell'angolo di Pacitico settentrionale su cui si affaccia la sua casa; dell'insenatura del Puget Sound, che percorre instancabile nell'aria leggera del mattino o sotto immobili chiari di luna, conosce ogni anfratto e ogni segreto. La notte in cui la luce della sua torcia illumina l'occhio sbarrato di un calamaro gigante moribondo, Miles capisce di essere alle soglie dell’estate più indimenticabile della sua vita.
La spiaggia sta cambiando, il mare rigurgita creature straordinarie, enormi stelle marine, pesci variopinti: è in arrivo la marea più alta degli ultimi cinquant’anni. Florence, una vecchia visionaria, lo aveva previsto da tempo, ma solo Miles sembra in grado di spiegare gli strani doni del mare. Presto si ritrova osannato da giornalisti e scienziati, e diventa suo malgrado il messia bambino di una setta di fanatici. Eppure lui vuole soltanto continuare la vita di sempre: le passeggiate a caccia di molluschi con l'amico Phelps, che lo assilla con surreali dilemmi pornografici; la cotta per la sua ex babysitter Angie, che lo assorda con le sue canzoni violente e disperate. Soprattutto, non vuole che i suoi genitori si separino, come sembra stiano per tare. "Non voglio cambiare niente" mormora Miles. "Mi piacciono le cose come sono - come erano-" Ma l'alta marea sale, liscia e inesorabile, a sconvolgere la geografia della spiaggia e quella dei sentimenti L'ultima onda è uno splendido debutto narrativo, tenero e spassoso, che si muove sul liquido confine tra realtà e magia, ordinari prodigi e straordinaria umanità.