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Denise Alesi - Al di là del conosciuto: Riflessioni incontrate desiderando la conoscenza dell'uomo e dell'infinito

Posted By: SSCN1926
Denise Alesi - Al di là del conosciuto: Riflessioni incontrate desiderando la conoscenza dell'uomo e dell'infinito

Denise Alesi - Al di là del conosciuto: Riflessioni incontrate desiderando la conoscenza dell'uomo e dell'infinito
Italian | Denise Alesi | 2016 | EPUB | Pages 57 | ASIN: B01HN82L5I | 10.69 Mb


“Al di là del conosciuto” è una raccolta che include novantanove riflessioni, dell’autrice Denise Alesi. Esse procedono seguendo un percorso in cui la scrittrice, non si limita a raccontare individuali percezioni, ma assume il ruolo di scienziato che al microscopio osserva, causa ed effetto dei fenomeni, ricercando l’intuizione che consente di accedere alla corretta equazione, necessaria per la loro traduzione. Temi ricorrenti in questo processo di indagine, sono quelli di sofferenza, condizionamento del pensiero, consapevolezza e realizzazione della propria missione nella configurazione terrena. Il cammino che si intraprende con la lettura delle riflessioni – pur consentendo di addentrarsi in alcune delle questioni ancestrali, che destabilizzano l’armoniosa convivenza fra esseri umani – intende convogliare l’attenzione alla bellezza insita nel bene e conseguentemente, alla rinuncia del male. Lo studio di filosofia e sociologia da parte dell’autrice, unitamente all’interesse per scienza, arte e poesia, trova molteplici connessioni nel vissuto personale o indirettamente, nelle vicende che vengono incrociate e sulle quali ella si sofferma a esaminare, con l’occhio di colei che intende comprendere dei comportamenti umani e di quanto si trova oltre la personale conoscenza.
La scelta del numero novantanove, per quanto riguarda le citazioni che danno vita nel loro susseguirsi, al racconto di un viaggio in solitaria – durante il quale hanno luogo stupefacenti incontri – risiede nella convinzione che la perfezione è tale, quando non è portatrice della perfezione stessa e si può accedere all’intero, solo offrendo il proprio contributo finale, con l’elaborazione soggettiva della riflessione numero cento, stimolata dalla lettura dei precedenti enunciati.
Denise Alesi intende animare l’interesse intorno ad argomenti imprescindibili per la crescita emotiva, volti alla comprensione dei fenomeni del vivere, al di là delle credenze comuni. Ella si avvale di uno stile di scrittura conciso, diretto, immediato, nell’intenzione di accedere a un pubblico ormai abituato alla rapidità nella comunicazione, propria dell’epoca contemporanea – che per la sua strutturazione – non stimola l’approccio a quelle letture che richiedono lo scandire del tempo per approfondire concetti la cui elaborazione, è nutrimento per una consapevolezza propria. Con l’asciuttezza che contraddistingue la formula del ragionamento, la narratrice esorta coloro che incontrano la sua scrittura, a scandagliare e approfondire quanto giace oltre lo schema del conosciuto; per raggiungere tale scopo, si rende necessaria un’importante attività di studio e lavoro sulla propria persona – sostenuto per quanto possibile – dagli insegnamenti dei grandi personaggi che a loro volta, hanno indagato e messo in discussione dogmi, per maturare considerazioni che analizzassero l’ente da nuove prospettive.
La riflessione numero uno esplicita immediatamente, il messaggio che si sviluppa nella composizione, ovvero che nessuno può sostituirsi alla nostra persona nel conseguire gli strumenti che possono condurre all’acquisizione di meccanismi di ragionamento distintivi, improntati alla ricerca del bene, avulsi da luoghi comuni e da una conoscenza soltanto ereditata. Ognuno deve poter arrivare un giorno, alla capacità di governare se stesso, le proprie debolezze e storture di pensiero; solo in questo modo egli non sarà manipolabile e diventerà un maestro anche per gli altri, mostrando coerenza fra azione e rettitudine dell’idea. Le novantanove riflessioni viaggiano solcando i mari dell’avventura della vita, richiedendo al lettore la sua partecipazione e coinvolgimento, nell’auspicio che egli possa divenire l’autore del postulato finale e giungere al di là, di quanto solo, appare conosciuto.