Teatro della Memoria

Questo terzo volume dell'Autore della collana la Visione della Guerra (il primo, La Memoria garanzia della Libertà, sulle storie vissute durante la deportazione, il secondo Eroi e Bastardi senza Gloria, sul cinema e il documentario) nasce come un percorso nella drammaturgia e nella produzione video teatrale di alcuni protagonisti della nostra scena contemporanea, a cominciare da Samuel Beckett (e il suo impegno nella Resistenza francese) a Thomas Bernhard e Renato Sarti (autori che descrivono con sarcasmo e inquietudine l'intolleranza umana tra le pieghe della storia), da Giorgio Strehler e l'edificazione del Piccolo teatro nell'ex caserma di torture della Muti, all'ebreo italiano Arnoldo Foà, all'ebreo sefardita che ride e canta Moni Ovadia, alle storie romane di Ascanio Celestini con l'eccidio di via Rasella, al Sergente di Rigoni Stern e Marco Paolini.
Una riflessione sul “caso Dario Fo e Giorgio Albertazzi” per capire la storia e l'animo umano in tempo di guerra:
“Si può a distanza di più di sessant'anni cercare una colpevolezza o un atto di comprensione in merito a quella triste, e piena di contraddizioni, storia italiana? Non voglio cadere in questa sentenza storica sulle persone. Non sono io un giudice né voglio essere colui che oggi può dire se quella posizione assunta da tanti italiani era sbagliata. Mi interessa, al contrario, cercare di capire il contesto storico in cui i giovani di allora si trovavano a dover scegliere da che parte stare. E allora non era una scelta facile…
La ricerca che ho fatto sui militari repubblichini all'anagrafe Dario Fo e di Giorgio Albertazzi, è una ricerca amara e al tempo stesso importante ai fini della conoscenza storica. La mia posizione è chiara: né condanna, né assoluzione. Conoscere il passato per differenziarsi da quel passato.
La ricostruzione dei fatti è tramite scritti (autobiografici e documenti giornalistici) e testimonianze contrapposte: come dire, da sinistra e da destra”.

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