PIANE DI BRIBERIA

Piane di Briberia è un paese che sorge in una valle non molto popolosa nell'Italia centrale.
Il paese sta crescendo, soprattutto a causa della costruzione di un faraonico centro commerciale e di una grossa fabbrica che darebbe lavoro a tante persone.
La creazione di nuovi posti di lavoro porta anche Giorgio e Nadia a trasferirsi lì, due coniugi che dopo aver perso il posto di lavoro arrivano in paese a cercare fortuna.
I due coniugi vanno a vivere nel casolare di un ex professore di italiano, noto a tutti come il Prof.
Uomo taciturno, saggio ed eccentrico il Prof dopo il licenziamento dalla scuola torna al suo paese natale per mandare avanti la fattoria che suo padre gli aveva lasciato, trasformandola a volte in una vera e propria comune, abitata da artisti di strada, scrittori e musicisti vagabondi e squattrinati.
A questi personaggi se ne aggiungono altri, come Agostino, il perfido assessore all'urbanistica, Giovanni detto Ringo, il fan dei Beatles alcolizzato e perditempo, ma con gli occhi sempre aperti, Alessio, lo scrittore orwelliano e Giustino, l'ingenuo ragazzone con un ritardo mentale.
Un ritratto moderno di una provincia italiana spietata, a volte surreale, piena di famiglie che non hanno più dove vivere, di operai interinali condannati a non avere una sicurezza economica, di piccoli commercianti che vedono distrutte le loro attività dall'imponente centro commerciale e di amministrazioni comunali che perdono qualsiasi senso della misura.
Un romanzo che fa venire paura, ma che allo stesso tempo fa pensare che in fondo, se si vuole davvero, si può sempre trovare la soluzione ad ogni avversità.