Max David - Volapié
Italian | Bietti | 1967 | PDF | Pages 355 | ISBN: N/A | 3.82 Mb
Italian | Bietti | 1967 | PDF | Pages 355 | ISBN: N/A | 3.82 Mb
Note sull’Autore:
Max David (Cervia, 1908 – Milano, 24 marzo 1980) è stato un giornalista italiano.
Nato a Cervia da antica famiglia ravennate di origine ebraica col nome di Massimo David, passò l’infanzia tra Cervia e Ravenna, dove il padre Attilio gestiva una farmacia. A 17 anni si imbarcò come mozzo su un mercantile in partenza per il Nord Europa. Al ritorno, si iscrisse alla rinomata scuola di enologia di Conegliano Veneto, dove si diplomò. Nel 1931, dopo il servizio di leva, si trasferì a Milano per tentare la carriera di giornalista. Cominciò come cronista di nera, ma si occupò anche di cronache sportive e di interviste a personaggi dello sport e dello spettacolo, firmandosi fin dai primi articoli Max David. La notorietà venne a David dal suo lavoro di inviato speciale, spedito in tutto il mondo a scrivere di guerre, rivoluzioni, colpi di Stato, da Addis Abeba a Calcutta, da Atene a Barcellona. Nel 1937, come inviato del «Corriere della Sera», seguì la guerra civile spagnola. Nel 1938, dopo le leggi razziali, fu richiamato in patria e licenziato perché ebreo. Si trasferì in Spagna fino alla fine della guerra. Rientrò in Italia nel 1945. Nel 1948 fu in Medio Oriente per seguire la nascita dello Stato di Israele; poi in Cina, dove raccontò la ritirata di Chiang Kai-shek; poi, ancora, in Pakistan, in Kenya (dove narrò le imprese terroristiche dei Mau-Mau) e in Argentina, per la caduta di Juan Domingo Perón. David fu un giornalista di successo, con un grande fiuto per le notizie e una scrittura limpida, rapida e senza fronzoli. Ebbe una particolare predilezione per l'Africa e per il mondo degli animali. Fu anche autore di libri dotati di notevole freschezza, vivacità e senso dell’umorismo, a cominciare dal romanzo Volapié (1955), lodato da Ernest Hemingway e vincitore del Premio Bagutta. Tra le altre sue opere: Gli Inglesi in spiccioli (1967), Il romanzo del Passatore (1977) e Giornalaccio romagnolo (1978).
Note sul libro:
Certo per chi scrive, e a costo di apparire oziosamente campanilista, Volapié dell'italiano Max David è di gran lunga superiore agli scritti di Hemingway: un libro meraviglioso e unico, scritto divinamente, che parla dei tori, degli uomini che li affrontano e della Spagna più profonda, di miseria e trionfi, passione e sangue. Un capolavoro che ha un unico difetto: è fuori edizione da tempo, e si trova solo in qualche biblioteca comunale.