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    La coscienza del destino

    Posted By: Barvaz
    La coscienza del destino

    La coscienza del destino by Massimiliano Olivieri
    Italian | 2009 | ISBN: n/a | 255 pages | PDF | 3.0 MB


    Tratto dal decimo capitolo: "Il buio della notte che si mescolava con gli ultimi raggi di sole non ancora assorbiti dalla terra conferiva al panorama di Santa Monica sembianze ataviche, ed il fascino primordiale che affiorava investiva il mio cuore, già soffocato da tanta bellezza racchiusa in una sola immagine. Fiutavo l'odore dell'aria salmastra, gonfia d'umidità e superba nella sua essenza di fragranti sapori marini che coprivano ogni altro profumo ed aroma. Dal promontorio che delimitava il termine della Route 66 ammiravo il panorama che si mostrava ai miei occhi, n'ero rapito. Assorbivo le sue incantevoli visioni fatte di colori che s'intingevano gli uni con gli altri, di fragranze balsamiche che addolcivano il sapore dell'aria e di riverberi sonori, l'effetto dell'incontro d'energie terrestri e marine. Udivo le onde del mare infrangersi sulla terra, ed il loro richiamo fu per me una seduzione alla quale non seppi resistere, riavviai il motore della macchina e guidai per poche altre miglia, fino a raggiungere il mare. La sabbia della spiaggia era ancora calda, timidamente mitigata dal vento che accarezzava i suoi granelli, che come intenti in una danza sfrenata imprimevano bizzarre incisioni sulla terra, piccole e tenui decorazioni che si cancellavano al contatto l'una con le altre. Non ricordavo questo posto così emozionate, mi guardavo intorno ed avevo la sensazione di trovarmi altrove, quante volte ero passato di qua senza mai fermarmi ad osservarne la sua vera essenza, fatta di terra e di mare, di vortici di profumi e colori che si perdevano nell'infinito dando forma e sostanza alla sua natura, spontanea ed istintiva. Dovevo andare, ma rimasi ancora qualche istante seduto in riva al mare ad ammirare tutto quello che gli occhi potevano vedere, volevo catturare quell'istante di purezza assoluta che si diffondeva nel mio cuore, l'ultimo soffio di vita prima di giungere al termine del mio viaggio. Mi rialzai, scrollai di dosso la sabbia e mi rimisi al volante della mia macchia, ridotta ormai ad un rottame, pareva un vascello fantasma che si aggirava tra le onde d'asfalto delle strade, a stento ed a fatica ancora si muoveva ed ero sicuro che il suo motore avrebbe girato ancora per poco."