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    La consistenza del diavolo

    Posted By: Barvaz
    La consistenza del diavolo

    La consistenza del diavolo by Renata Bascelli
    Italian | 2012 | ISBN: 9788891008916 | 261 pages | PDF | 1.3 MB


    La trama è apparentemente semplice. In un piccolo comune toscano, mai nominato ma per la cui identificazione si forniscono molteplici indizi, tra vestigia medievali e suggestioni di un'estate mediterranea un commissario di polizia e una giornalista indagano su un caso misterioso. L'impianto del giallo, vagamente ispirato a una notizia di cronaca, funziona, in realtà, come occasione per avviare una serie di considerazioni che travalicano le circostanze immaginate. Nel tentativo di definire la natura del male, infatti, si confrontano visioni del mondo diverse, ciascuna delle quali attribuisce a sua volta un peso diverso alla razionalità piuttosto che all'istinto, alla libertà piuttosto che ai condizionamenti oggettivi nell'esistenza umana. La citazione dal "Fu Mattia Pascal" premessa in epigrafe ricorda l'infinitesimale spazio che l'uomo occupa nell'universo e sottolinea, di conseguenza, l'inanità degli affanni individuali e dei conflitti interpersonali, nonché la futilità di una letteratura che si perda in oziosi particolari. Per questo risulta essenziale e solo funzionale allo sviluppo dell'azione e delle riflessioni la tentata ricostruzione degli ambienti: il paesaggio marino, la macchia mediterranea, i vicoli, le piazze, le chiese di un borgo medievale. Peraltro, anche la delineazione fisiognomica dei personaggi è abbozzata con pochi tratti, volti a coglierne non tanto l'aspetto, quanto il modo di vivere e di gestire la propria visibilità corporea. Al contrario, sono le scene dialogate e i monologhi interiori gli elementi fondamentali. Ad accompagnare i lettori nel groviglio delle vicende e nei percorsi dei pensieri, un linguaggio volutamente discosto da quello corrente, che, da un lato, intende aderire alle cose con l'acribia del lessico e seguire i processi mentali con una sintassi incline all'ipotassi, dall'altro rifugge da antiestetiche indiscrezioni e immediatezze, preferendo l'allusione, la perifrasi, l'ellissi.