Il Barattolo di Miele

Dal capitolo 8: …e poco dopo eravamo a tavola. <<Firenze è bellissima!>> disse Jacinta, e Luis di rimando; <<È vero, ma carissima!! Però davvero bella!>> <<Tu sei fiorentino?>> chiese Jacinta, <<Di adozione, di origine sono lombardo>> <<Sono nato a Brescia, ma ci siamo trasferiti a Firenze quando avevo 13 anni>> <<Ma allora sei fiorentino!>> disse Luis, <<A me i fiorentini stanno sul culo!>> ribatté Selene, e continuò; <<Sono egoisti, vanitosi, presuntuosi e anche razzisti>> <<Non tutti, non puoi generalizzare e fare di tutta l’erba un fascio>> dissi io, e aggiunsi; <<Chi nel mondo moderno non è egoista, vanitoso e presuntuoso, i fiorentini almeno qualche vanto volendo ce l’hanno>> e continuai; <<A Firenze nasce il libero Comune!>> <<A Firenze rinasce lo spirito dell’uomo!>> <<E a Firenze inizia anche molto della scienza e del mondo moderno!>> <<Oltre agli immensi capolavori dell’arte che Firenze ha generato e che custodisce>> <<Uelà allora anche tu sei davvero fiorentino!>> disse Jacinta, <<No, osservo solo la realtà e ne vedo la verità!>> <<E la verità e che Firenze è un incrocio fra bellezza, conoscenza e storia, al di la di quello che è diventata oggi>> <<E io l’amo, un tempo ne ero veramente invaghito come se fosse la più bella ragazza del mondo, era un amore profondo>> <<E ora non la ami più?>> chiese Veronika; <<Si la amo sempre, ma la vivo sempre meno, quasi niente>> <<L’amore per Firenze, mi ha sempre donato gioia e felicità>> <<Sono in debito con lei, e cercherò di ricordarla sempre con amore>>…