GLACIAZIONE

Quando hai toccato il fondo ma non sei ancora finito, anche un solo raggio di sole può sembrarti un'ancora di salvezza. Quando tutto ti sembra estraneo, uno strano incontro "in un posto così poco elegante" con la ragazza "più bella del reame" può risvegliarti e farti "accelerare di colpo". Ma se qualcosa si è già spezzato dentro di te, se qualcosa è già andato in frantumi, non tutto sarà semplice… Lasciatevi trascinare nelle peripezie di una giovanissima ed inconsueta coppia che tenta affannosamente di far coesistere sentimenti e sogni con la concretezza e la vita quotidiana. Il tutto con continui cambi di ritmo, momenti dolci ed altri depressi, momenti divertenti ed altri riflessivi, narrati con uno stile moderno e particolare, che consentirà al lettore di scegliere cos'è da prendere sul serio fino in fondo e cos'è invece figlio dell'attimo, del tempo, quindi non attendibile. Glaciazione è una complicata ricerca della vita perfetta, quasi ossessionata dal rapporto con sè stessi e con gli altri. Temo che in anteprima non sia visibile l'inizio della storia (per il semplice fatto che comincia a pagina 9), quindi ne riporto qui di seguito i primi paragrafi: "Capitolo 1 (introduzione) Si era all'epoca in cui comunicare era un delirio, e un diniego era necessario. Un diniego per tutto ciò che mi aveva ridotto in quello stato, povero me, un relitto umano isterico che biascicava con occhi assenti per le strade della cittadina e mal guardato dai passanti, quasi intimoriti da una tal sinistra figura. Anzitutto la situazione andava diradata. Una nebbia feroce mi aveva confuso, tormentandomi fino al punto da non farmi più orientare nella vita, nei giorni, nei sogni, nei libri e nelle canzoni. E cominciai anche ad avere delle pesanti difficoltà con lo specchio, sì, proprio con lui. Con una puntualità sorprendente, ogni mattina, mi guardavo allo specchio ed in quei momenti il soffitto si colorava di grigio e di blu ed io non sapevo davvero se quella slogata immagine che vedevo si muoveva a tempo, seguendo tutti i miei spostamenti, o se ero io che mi sforzavo disperatamente di imitare le movenze di qualcuno, seguendo qualcosa che andava seguito. Era il momento di un diniego diradante. Non ben sapevo verso cosa, ma dovevo almeno iniziare. Quando passai a prenderla, mi stupì ancora una volta col di lei splendore. Pensavo che mi sarei abituato, pensavo. Mi dicevo che non sarebbe riuscita a folgorarmi come la prima volta che la vidi, invece non era vero, non era affatto vero, perché la di lei bellezza si rinnovava con magnifica originalità e celerità, ed ogni volta avevo l'impressione di incontrare una ragazza diversa, ma che era sempre quella della mia vita, almeno sul piano dell'aspetto estetico. Era la ragazza più bella del reame, sul serio. Aveva anche un nome, all'anagrafe, e questo nome era Festy. Un nome strano, pensai, ma mi ci abituai, a quello sì. " Chi volesse visionare l'intero primo capitolo, può contattarmi via mail. Io penso che non ve ne pentirete!