GIOCHI SENZA PAROLE

Da tempo avevo in mente di mettere insieme parole, disegni e colori. Mi piaceva l’idea di accostare la forza evocativa delle parole a quella della gestualità delle linee, delle pennellate, delle macchie. Non mi interessava che i disegni fossero complementari ai componimenti poetici, volevo che avessero una natura indipendente e che creassero un’alchimia di sensazioni. Così, nel tempo, ho disegnato e dipinto tavole grafiche dalle tematiche diverse, dal sentimentale al sociale, dall’astratto al paesaggistico, dal caricaturale al realistico, elaborando ed esplorando ogni volta stili e tecniche diverse. Nel frattempo, in altri spazi mentali e temporali ho concepito le poesie, parole che si rincorrevano l’una all’altra su fogli apparentemente bianchi, ma che in realtà erano già scritte dentro di me, coniugando amore, seduzione, ricordo, spontaneità, turbamento, per dar vita a pagine capaci di rappresentare con immediatezza passioni e sentimenti.

In questa prima raccolta tento uno dei tanti abbinamenti possibili, non credo sia l’unico e neppure quello definitivo. I disegni, infatti, non sono complementari alle poesie, non sono illustrazioni legate alle parole, ma hanno un’autonoma forza narrativa. Li ho accostati, a volte con un certo timore, ma sempre con grande fascino, rispettando la loro unicità. Il risultato, al momento, è quello che vedete pubblicato. Non è detto che in futuro o forse mai, chi lo sa, questi disegni si sganceranno da alcune poesie qui raccolte, per fuggire da ogni possibile definizione e accoppiarsi con altri frammenti di parole. Forse, questo, potrebbe essere uno degli elementi che renderà l’opera unica nel suo genere.

Mi auguro, che ciò che ho vissuto nel fermare parole e segni, arrivi al lettore come il soffio di un sorriso su un volto triste. Il sobbalzo, il cambiamento, la vertigine, la seduzione di ogni emozione e di ogni immagine, ci rende vivi e unici.
Luisio Luciano Badolisani