Antonio Damasio - Il sé viene alla mente. La costruzione del cervello cosciente
Italiano | 2022 | 504 pages | ASIN: B09XQXFYNZ | EPUB | 1,5 MB
A lungo la coscienza è stata sovrapposta a nozioni quali «spirito» o «anima», quasi che l’ultima parola sull’argomento spettasse di necessità alla filosofia o alla teologia. Da qualche tempo, tuttavia, i neuroscienziati hanno fatto della coscienza – che insieme alla natura profonda della materia e dello spaziotempo costituisce l’ultimo baluardo del sapere occidentale – uno dei loro oggetti di indagine prediletti: e si vanno profilando acquisizioni sorprendenti e controintuitive. Fra i massimi neuroscienziati spicca Antonio Damasio, che in questo densissimo libro approda a una sorta di summa della sua ricerca trentennale, dove i fondamenti di quella prospettiva antidualistica che lo ha reso celebre (si pensi al legame tra regioni cerebrali «arcaiche», come l’amigdala, e più recenti, come la corteccia prefrontale, nella genesi delle scelte morali e dei processi decisionali) sono integrati da nuove e complesse sequenze: quella sull’incidenza delle emozioni e dei sentimenti primordiali (il piacere e il dolore) come ponti connettivi tra il proto-sé e il sé; quella sul discrimine tra percezione e rappresentazione degli eventi interni ed esterni al nostro corpo come base biologica, unitamente alla memoria, nella costruzione dell’identità individuale; e in particolare – frutto di una personalissima ricerca di unità ispirata alla rilettura di Spinoza – quelle sulle varietà fenomeniche di coscienza, che nella comparazione tra gli esseri umani e gli altri animali (a cominciare dai primati) o nelle differenze tra lo «stato» dei bambini nati senza corteccia e quello del coma vegetativo degli adulti mostrano un’infinita gamma di sfumature percettive e cognitive, insieme avvincenti e inquietanti. L’esito, a conclusione di un ciclo avviato da «L’errore di Cartesio», è un’idea della coscienza come «processo», geniale elusione del dualismo e insieme del monismo che sfrutta e porta magistralmente a compimento un’intuizione di William James.