Casa al mare

"Casa al mare" è la storia di un disamore perenne,che nasce insieme al rapporto tra il marito e la moglie protagonisti della vicenda. Entrambi i due contraenti, sin dall'inizio, non dimostrano amore per l'altro e, ciononostante, senza cedimenti né perplessità, seguono l'iter abituale della vita della coppia: conoscenza, fidanzamento, nozze, procreazione, invecchiamento. Lui è dedito con costanza al tradimento e lei, al contrario, implode rabbia e malinconia nella costruzione di un personale mondo di familismo isterico e, più avanti negli anni, in un annegamento nel misticismo religioso. La figlia, che resta unica, non aiuta la coppia, piuttosto incamera tutte le tensioni dei genitori costruendo una infanzia e una adolescenza perduta nelle peggiori, anche se più trite, manifestazioni di dissociazione e di silente protesta. La casa al mare, all'interno del villaggio, non noto, costruito in una isola, non nota, è stata acquistata all'insegna dell'insipienza e dell'assenza di dialogo e di approfondimento che ha caratterizzato l'unione dei protagonisti. Una volta divenuta proprietà di famiglia si trasforma in una trappola di anaffettività e di rancore, nella quale i due trascorrono giornate difficili e faticose. Il finale, pur nel dramma e nell'angoscia degli eventi, sembra che porti una soluzione all'inutilità di quel matrimonio, sembra, poiché, in realtà, i vent'anni di dolore e di cattiverie hanno tanto avvelenato i coniugi che nessuno dei due pare abbia la forza e la volontà per immaginare un futuro diverso