La crisi di agosto: Un diario politico

Dai giornalisti è stata definita la crisi “più pazza della politica italiana” quella che ha portato nell’agosto 2019 alla caduta del governo Conte, sostenuto da una maggioranza composta da Movimento 5 Stelle e Lega. Pur appellato agli esordi come “governo del cambiamento”, quello detto giallo-verde nasce fortemente condizionato dalle ritrosie delle élites, aderenti a indirizzi strategici concepiti oltre un quarto di secolo fa al preciso scopo di lasciare invariato il loro assetto consolidato. Inoltre, i due partiti che lo compongono, pur identificati da una uguale matrice anti-politica, sono referenti di aree e domande sociali di natura diversa. All’apertura della crisi si giunge dopo le elezioni europee del 2019, quando il Movimento 5 Stelle – dopo una campagna elettorale svolta in antagonismo alla Lega – imbocca la strada che lo conduce a lasciare sola la Lega nel voto contrario alla neo-presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, risultando determinante per quella elezione derivata dalla determinazione franco-tedesca a porre il proprio sigillo sull’UE. Si apre così la “crisi di agosto”, di cui in queste pagine si riportano le note scritte per il sito web «nuova Agenzia Radicale», quasi a formare una sorta di diario politico redatto giorno per giorno. A chiudere il testo vi è un’Appendice che contiene gli articoli pubblicati dopo i risultati di elezioni e referendum tra il 1994 e il 2013: sei analisi post-voto dalle quali affiora un ritratto socio-politico dell’Italia.