Eric Ambler - Non più rose

In una villa della Costa Azzurra un uomo attende la visita di un ospite inconsueto, il professor Krom, studioso di criminologia. E l'uomo che lo osserva dall'alto della villa è l'oggetto del suo studio. Un criminale? Il professor Krom non ha dubbi. Paul Firman è il prototipo del criminale più temibile e inafferrabile che la società moderna abbia prodotto: il criminale al di sopra di ogni sospetto, che scivolando tra le maglie di leggi e regolamenti architetta truffe colossali senza violare mai la lettera della legge. Ma Paul Firman è davvero tutto questo? O non è egli stesso vittima di una ambigua organizzazione che ha ramificazioni in tutto il mondo? E innanzi tutto « è » Paul Firman? Krom è certo di avere la risposta. Ma se egli è nel giusto, chi si nasconde dietro l'inquietante assedio che di attimo in attimo si stringe attorno alla villa? dietro le misteriose telefonate che velatamente ne minacciano gli abitanti? Anche a questo Krom crede di avere la risposta. Non meno di lui lo credono i suoi due giovani colleghi, George Connell e Geraldine Henson, o i due assistenti di Firman, Yves e Melanie; e Firman ha naturalmente la « sua » risposta. Risposte diverse, contraddittorie; quale dunque è la vera, l'unica che permetta di far luce sulla personalità e l'attività di Firman? Con l'incalzare di un assedio che assume a tratti il tono di un'allucinazione onirica, a tratti una brutale realtà, la lotta tra Krom e Firman si fa sempre più disperata: per gli abitanti di Villa Lipp la speranza di sopravvivere è legata ormai alla conoscenza della verità. In quale modo e con quali conseguenze si giunga a scoprirla viene narrato in una vicenda che dalla villa sulla Costa Azzurra, attraverso la Svizzera, l'Italia, l'Inghilterra, trova la sua conclusione in un'isola dei Tropici. Conclusione drammatica, inattesa, per molti aspetti grottesca. Definitiva? Romanzo di straordinario interesse, che ai ritmo avvolgente del thriller unisce un'aspra satira della società di oggi, « Non più rose », nel momento stesso in cui tutto sembra ormai detto, con un imprevedibile capovolgimento, rimette tutto, sorprendentemente, in gioco.