Edward O. Wilson, "Metà della Terra: Salvare il futuro della vita"
Codice | 2016 | ISBN: 887578602X | Italian | EPUB/AZW3 | 243 pages | 2/2.3 MB
Codice | 2016 | ISBN: 887578602X | Italian | EPUB/AZW3 | 243 pages | 2/2.3 MB
Sull’impatto dell’uomo sulla natura, che ormai sta creando danni incalcolabili alla biosfera, sono state ipotizzate centinaia di misure, che si sono però rivelate blande e inefficaci e che mai hanno portato risultati concreti. Stanco di assistere a questi fallimenti, il premio Pulitzer Edward Wilson – biologo da sempre interessato al rappporto tra l’uomo e le altre specie animali – propone una soluzione radicale, proporzionale alla gravità del problema che abbiamo di fronte: destinare metà del pianeta a noi e metà a un’immensa e inviolabile riserva naturale per milioni di specie animali e vegetali. Non è utopia ma un sogno che il progresso umano può realizzare, scrive Wilson, che dedica buona parte del libro a spiegare cosa fare e soprattutto dove farlo: delle alture della Mongolia al Congo, dall’Amazzonia alla Papua Nuova Guinea. Un viaggio affascinante per salvare il pianeta.
Esattamente trent'anni fa, insieme ad altri scienziati, Wilson coniò la parola "biodiversità". Oggi, a ottantasette anni, dopo aver studiato per una vita la relazione tra perdita di habitat e tasso di estinzione di una specie, il decano dei biologi americani ha in tasca la ricetta per salvare il nostro pianeta: trasformare metà della Terra in una riserva naturale. "Lo so, sembra un obiettivo impossibile, ma vi assicuro che è assai più raggiungibile di quanto si immagini".
A mali estremi, estremi rimedi. Il mondo vivente è in condizioni disperate, al punto che si parla di sesta estinzione di massa. Se le precedenti cinque erano state causate da eventi naturali, quest’ultima è alimentata dalla nostra specie, dalle nostre attività. E allora tocca a noi esseri umani porre rimedio, magari destinando metà della superficie della Terra a tutte le specie fuorché la nostra, ovvero creando una sorta di arca di Noè planetaria.
Viviamo nell’Antropocene, di cui siamo architetti e dominatori. Lasciamo segni evidenti della nostra presenza in ogni ambiente, ma una delle conseguenze di questo potere smisurato è una spinta verso il baratro dell’estinzione di un numero sempre più grande di forme di vita con cui condividiamo il pianeta.
Ecco dunque i motivi profondi della proposta di Wilson: destinare a riserva metà del pianeta in modo da salvare la parte viva dell’ambiente e raggiungere la stabilizzazione richiesta per la nostra stessa sopravvivenza, perché piaccia o no, spiega l’autore, continuiamo a essere una specie biologica in un mondo biologico, adattata a condizioni ambientali precedenti e diverse rispetto a quelle che stiamo creando nell’Antropocene. Superando la soglia della metà, dice Wilson, la vita entra nella zona di sicurezza, come dimostrano analisi biogeografiche.
lescienze.it
L'autore
Edward O. Wilson è un biologo statunitense, fondatore del campo di ricerca della sociobiologia. Ha scritto più di venti libri, due dei quali hanno vinto il Pulitzer.
Edward Osborne Wilson (Alabama, 1929) è un biologo e il più grande entomologo vivente, cattedratico ad Harvard e padre della moderna sociobiologia, che è il modo in cui la scienza spiega come il cervello funziona e fa sì che alcuni generi di animali formino gruppi, come i pesci che vivono in banchi e i lupi che vivono in branchi.
Si è occupato di vari temi di ricerca, quali la mirmecologia (la branca dell'entomologia che studia le formiche), la biodiversità e la sua distribuzione, attraverso la formulazione della teoria della biogeografia insulare.
Da anni in predicato di Nobel, il «Times» lo ritiene una delle 25 persone più influenti d'America. È autore di numerosi saggi, due dei quali hanno ottenuto il Premio Pulitzer per la saggistica scientifica.
Fra le sue ultime pubblicazioni tradotte in italiano ricordiamo La Creazione (Adelphi 2008), La conquista sociale della terra (Raffaello Cortina Editore, 2013), Lettere a un giovane scienziato (Raffaello Cortina Editore, 2013), Il significato dell'esistenza umana (Codice, 2014), Metà della Terra. Salvare il futuro della vita (Codice, 2016).