Il Silenzio degli Innocenti (1991)

Dal romanzo (1988) di Thomas Harris. Una giovane recluta dell'FBI (Foster) è incaricata di far visita in carcere ad Hannibal Lecter (Hopkins), psichiatra pluriomicida, per ottenere informazioni su un assassino psicopatico che ha ucciso e scuoiato cinque donne. Le ottiene, ma in cambio deve raccontargli episodi del suo passato. Epilogo mozzafiato con il veleno nella coda. Memorabile thriller che inquieta, spiazza, turba. J. Demme vi conferma il suo talento visivo, la capacità di caricare le immagini di emozioni, la sagacia nel creare tensione senza cadere nel sensazionalismo, la tendenza wellesiana all'eccesso decorativo. Il personaggio di Lecter era già apparso in Manhunter-Frammenti di un omicidio (1986) di Michael Mann. 5 Oscar: film, regia, Foster, Hopkins e Ted Tally per la sceneggiatura.

Uno dei thriller più famosi della storia,"Il silenzio degli innocenti" di Jonathan Demme, tratto dall'omonimo best-seller di Thomas Harris, rimane l'unico caso di opera premiata dall'Academy con i massimi riconoscimenti (film, regia, attori protagonisti, sceneggiatura) appartenente a questo genere. Un caso unico, come unico rimane il suo protagonista Hannibal Lecter, a cui dà le fattezze Anthony Hopkins, entrato prepotentemente nell'immaginario collettivo come uno dei villain più efferati, e al contempo affascinanti, visti al cinema.

Come dice l'altro protagonista della pellicola, l'agente dell'FBI Clarice Starling interpretata da Jodie Foster, "non esiste un termine per definirlo". E' indubbio che quando il dottore è in scena, il film ha un'altra marcia: basta un suo sguardo (ripreso da Demme intelligentemente quasi come guardasse in camera, e quindi noi spettatori) per far salire la tensione narrativa. Un personaggio mostruoso in tutti i sensi, che ruba la scena a quello che dovrebbe essere il cattivo di turno, Buffalo Bill, forse un po' trascurato. Ma questa è solo una delle peculiarità di un thriller atipico che ha, a suo tempo, rivoluzionato il genere. Imperniato su una sceneggiatura più che solida, l'opera vede poca azione, giocando per la maggior parte del tempo su un piano psicologico; l'indagine così non è solo una caccia all'assassino, anzi è questo un aspetto quasi marginale, ma un percorso per addentrarci nei personaggi. Inoltre veniamo calati in un'atmosfera sempre cupa e opprimente, dove nemmeno la cattura del serial killer transessuale getta un raggio di speranza, o può far tacere "il grido degli agnelli" che angustia la protagonista.

Il risultato è uno spettacolo coinvolgente, con momenti di grande suspence, ben poco consolatorio, costellato poi da alcune sequenze indimenticabili: i confronti dialettici fra la Starling ed Hannibal, la fuga dal carcere di quest'ultimo, o lo "scontro" finale tra l'agente dell'FBI e Buffalo Bill. Regia e montaggio esemplari, due attori come Anthony Hopkins e Jodie Foster, al top delle loro capacità interpretative, completano il quadro di un'opera di eccellente livello, una manna per chi ama le storie a tinte fosche.



English
From the novel (1988) by Thomas Harris. A young FBI recruit (Foster) is responsible for addressing prison visit to Hannibal Lecter (Hopkins), a psychiatrist serial killer, to obtain information about a psychopathic murderess who killed five women and skinned. The obtained, but in return must tell stories of his past. Epilogue breathtaking with the poison in the tail. Memorable thriller that restless, surprises, upsets. J. Demme will confirm his visual talent, the ability to upload images of emotions, the wisdom to create tension without falling into sensationalism, a tendency wellesiana decorative excess. The character of Lecter had already appeared in Manhunter-Fragments of a Murder (1986) by Michael Mann. 5 Oscar film, director, Foster, Hopkins and Ted Tally for the screenplay.

One of history's most famous thriller, The Silence of the Lambs by Jonathan Demme, based on the best-selling novel by Thomas Harris, is the only case of work awarded by the Academy with top honors (film, director, actors actors, screenplay), belonging to this genus. A unique, the only remains his hero Hannibal Lecter, which gives the features Anthony Hopkins, forcefully entered the collective imagination as one of the most heinous villain, and yet fascinating, seen at the cinema.

In the words of the other protagonist of the film, the FBI agent Clarice Starling played by Jodie Foster, "there is no term for". And 'no doubt that when the doctor is on the scene, the film has another gear: just look at her (taken from Demme intelligently almost like looking into the room, and then we viewers) to pick up the narrative tension. A monstrous character in all senses, steals the limelight in what should be the bad guy, Buffalo Bill, perhaps a little 'overlooked. But this is only one of the peculiarities of an unusual thriller that, at the time, revolutionized the genre. Which focuses on a very solid script, the work sees little action, playing for most of the time on a psychological level, so the investigation is not just a hunt the murderer, this is indeed an almost marginal, but a path to go into the characters. In addition, we always fell in a dark and oppressive, where even the capture of a serial killer tranny throws a ray of hope, or may be silent, "the cry of the lambs" that the protagonist distress.

The result is an engaging show, with moments of great suspense, very little consolation, then punctuated by a few unforgettable sequences: the dialectical confrontation between Starling and Hannibal, the latter's escape from prison, or the "clash" between the final 'FBI agent and Buffalo Bill. Directed and edited copies, two actors as Anthony Hopkins and Jodie Foster, at the top of their acting talents, complete the picture of a work of excellent quality, a boon for those who love stories bleak.