Giardini & Ambiente - febbraio 28, 2015

Posted By: Pulitzer

Giardini & Ambiente - febbraio 28, 2015
Italian | 112 pages | True PDF | 34.7 MB


A marzo sulla costa svizzera del lago di Costanza, passeggiando nel parco del castello di Arenenberg dove il clima è sempre mite, tra secolari essenze arboree e bordure di bosso del giardino all’italiana già si respira un’aria nuova. Il parco nasconde faggi, ontani, querce di oltre due secoli, maestosi cedri del Libano e splendide fioriture annuali che sbocceranno di qui a poco. La pianta vedette è una Liliacea, Calochortus una bulbosa per climi asciutti e caldi. Questa bella erba con petali simili ad ali di farfalla è adatta per giardini assolati, aridi, poco piovosi, ne descriviamo le varietà e le tecniche di coltivazione. Le bulbose sono piante ideali se vogliamo programmare la fioritura in un momento preciso dell’anno, perché loro sbocciano puntualissime. L’aiuola proposta questo mese sfrutta le specie a fioritura estiva che abbina ad arbusti tardivi così da creare angoli colorati sino all’autunno. Per giardini a nord dell’Appennino dove gli inverni sono spesso rigidi, la Salvia nubicola, o la Salvia involucrata. Solo chi ha un giardino conosce l’emozione che si prova al mattino quando si esce a respirare la rugiada e scoprire le nuove gemme e i fiori sbocciati nella notte. E chissà che piacere nel giardino di Monica Cavina, che descrive: quelle rosa hanno un profumo delicato e soave, quelle color arancio o giallo una fragranza fruttata, quelle dai colori scuri un profumo persistente e penetrante. Per l’orto, proponiamo il ‘Cannellino Verdino Umbro’ dalla buccia sottile, il sapore gradevole e l’elevata digeribilità; una pianta rustica, selezionata da una azienda biologica vicino a Perugia, che ben si presta per la coltivazione nell’orto familiare. Per il frutteto, raccontiamo i curiosi agrumi australiani, insoliti frutti con indubbie qualità organolettiche, facili da coltivare in vaso. Per il frutteto, proponiamo un’interessante pesca, tipica della Sicilia orientale: ‘Sbergi’. Da non perdere, l’articolo sulle piante endemiche.