Maria Elisa Scarcia - Il "Testamento" dell'Imprenditore - Pianificazione del Passaggio Generazionale
Italian | Edizione Unica edizione | 2015 | EPUB | Pages 37 | ASIN: B015RWW558 | 6.38 Mb
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Hume aveva ricollegato il concetto di proprietà alla scarsità dei beni in natura, i quali, una volta accumulati, dovevano seguire il diritto naturale di successione, istituto diretto al passaggio di proprietà. Già nel diritto romano vi è stata una prima contaminazione tra famiglia e proprietà: la circolazione della ricchezza doveva avvenire tra le mura familiari, come accade ancora oggi con la disciplina della successione necessaria. Più complessa è la successione dell’impresa nella quale si ha un fenomeno di produzione per lo scambio di beni e di servizi. È attività oggettivamente considerata che si distacca dal modello privatistico che parte dal soggetto e in sua funzione considera l’agire. Nell’impresa l’attività diventa punto di riferimento oggettivo della disciplina. l’agire non è più regolato in funzione del soggetto ma è funzionale cioè caratterizzato da discrezionalità corrispondente all’esercizio di una funzione.
Soggetto e attività sembrano ricongiungersi nella successione dell’impresa familiare. Il passaggio generazionale si connette al meccanismo della successione che, nel caso dell’impresa, si scontra con la tutela dei terzi. Le difficoltà aumentano nel caso di trapasso dell’impresa di famiglia perché gli interessi dell’impresa e quelli della famiglia non coincidono. È necessario un bilanciamento d’interessi, considerato che da sempre, le regole sulla famiglia, manifestano una forte tensione alla stabilizzazione e conservazione degli assetti di ricchezza, soprattutto in caso di successione.
Dall’analisi effettuata in questo lavoro di ricerca, è emerso che i diversi mezzi che l’imprenditore ha a disposizione per gestire la continuità della sua impresa, non sono sempre una pronta risposta alle più varie esigenze di successione. Trust, Family Buy Out, Levereged Buy Out, Patto di famiglia, 2645-ter C.C., sono mezzi che apprestano sistemi di tutela risultati, da tale ricerca, inadeguati per gli interessi in gioco.
Ecco che allora un modello funzionale, idoneo ad assicurare una salda continuazione dell’impresa, deve garantire l’indivisibilità dell’attività imprenditoriale, gestita da un leader tendenzialmente immortale, affrancato dalla mutevole volontà dei discendenti, beneficiari degli eventuali proventi. A ciò si aggiunga anche che l’impresa familiare, avendo un orientamento etico, spontaneo ed autonomo, necessita di una gestione legata non soltanto a meccanismi economici e patrimoniali ma anche ai valori della famiglia. Dunque, lo strumento compatibile con tale meccanismo potrebbe essere non tanto quello della la fondazione di famiglia, quanto piuttosto quello della società in accomandita per azioni, come la prassi ha dimostrato nella salvaguardia dell’unitarietà della gestione del gruppo torinese Giovanni Agnelli & C., a tal punto che si è parlato addirittura di cassaforte di famiglia per evidenziare un sistema imprenditoriale a gestione familiare centralizzato.
L'analisi realizzata è stata divisa in 6 volumi:
- pianificazione del passaggio generazionale:
1) Gestione della successione;
2) Contesto normativo: UE e Italia. Lo shopping del diritto;
- strumenti e strategie per la transazione:la tutela del patrimonio dell’imprenditore:
3) Trust di pianificazione successoria, Family Buy Out e Levereged Buy Out;
4) Patti di famiglia e Family Buy Out;
5) 2645-ter C.C., vincoli di destinazione e Trust;
- Soluzioni e conclusioni:
6) Fondazioni di famiglia – Società in accomandita per azioni: la cassaforte di famiglia
Tesi di Laurea di ricerca in Diritto Civile e Commerciale. Relatore Prof. Raffaele Di Raimo, Correlatore Prof. Antonio Cetra. Università del Salento. Ottobre 2009