Grida il Sud nel mio petto

Sono i giorni vissuti dall'autore con impegno e passione civile nel suo paese natale, in una terra piena di piedi senza bandiere, con maggesi di croci e spine. Gli umori degli ultimi respiri della cosiddetta "civiltà contadina". I giorni, la gente, l'odore aspro del vino, le solite nenie della piazza, i sassi ammutoliti dalla rabbia, gli uomini senza nome, le scarpe nel fango in quella terra dove il Basento riecheggia di giorni che passano come spilli sulla carne. La descrizione di tutto "l'amore e l'odio" per la propria terra che han portato l'autore ad un volontario "esilio" da quella terra dove vanno a dormire le stelle, dove solitario svetta l'ultimo pino loricato, dove si sente di notte il passo sul selciato, dove il divino mare bagna con rispetto lembi di terra sopravvissuti alla vendetta, dove quando improvvisa la pioggia cade l'odor della terra
ti penetra nel petto.