Gli Dei by Fabio Perotti
Italian | 2011 | ISBN: n/a | 55 pages | PDF | 0.3 MB
Italian | 2011 | ISBN: n/a | 55 pages | PDF | 0.3 MB
Scritte in un arco di tempo relativamente lungo, da "Il Lago I" a "Come Reliquie" intercorrono quindici anni, la raccolta trova unità nell'uso di certi simboli, divenuti col tempo, parte di un linguaggio originale, e conserva, da quella prima prova, quel senso di estraneità e di rarefazione dove il paesaggio è colto nelle pose più intime.
E' così che gli Dei s'incontrano sotto forma di gesti atavici, riti della campagna che fermenta sotto il sole d'Agosto. In molti versi de "Gli Dei" ci si trova fra "le vuote fermate", "sui cigli di notte","alle pause dei semafori", con il cane obliquo che scantona nel meriggio estivo, unico superstite di un mondo che ha ormai ceduto e si è ritirato. C'è molto d'immoto, di posato, di assestato in questo paesaggio. Ma quell'assenza di esseri, di vita vivente, sembra ancora trattenere il riflesso dei gesti che l'hanno animata, il soffio d'aria che pervade lo spazio come cenere del movimento: "il frutto si stacca di notte", ed è questo lo spazio degli Dei, dove anche l'ombra di chi guarda (o legge), scompare, lasciando la sua materialità per spostarsi poco al di sopra del punto di vista, quasi fosse che per "sentire" gli Dei, si dovesse venir meno alla condizione umana.