Gérard Genette - Figure I, II, III, IV

Posted By: anthony93fr

Gérard Genette - Figure I, II, III, IV
Italian | Einaudi | EPUB | Pages: N/A | ISBN: N/A | 1998 | 3 Mb

Gérard Genette (Parigi, 1930) è un critico letterario e saggista francese. È considerato un esponente di spicco dello strutturalismo, insieme a Barthes e Lévi-Strauss, e del gruppo di "Nouvelle Critique", con Deleuze, Derrida e Foucault. È anche ritenuto uno dei massimi esponenti di quella branca della teoria della letteratura che prende il nome di «narratologia». Tra le sue opere si segnala la serie di "Figure", e in particolare il quarto volume, intitolato "Nuovo discorso del racconto". Anche se la sua influenza è stata minore di quella di altri, è tuttora difficile non imbattersi (anche al di fuori dello strutturalismo) in termini e tecniche derivanti dal suo lessico specifico: sono suoi, ad esempio, neologismi tecnici come paratesto ed (extra-)diegetico. Genette è tuttora attivo sia come studioso che come insegnante, in qualità di Ancien Directeur de recherches presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales. È inoltre Visiting professor alla New York University e dirige la collana "Poétique" presso le Éditions du Seuil.

- "Figure I: RETORICA E STRUTTURALISMO" = in questo volume il discorso di Genette si applica allo studio sistematico della scrittura in quanto complesso di strutture formali, muovendo lungo quattro principali direttrici: il Barocco; i trattati di Retorica; un'idea paradossale di letteratura elaborata attraverso Valéry, Borges, i formalisti russi; lo strutturalismo. Nel prendere le mosse da un'implicita consapevolezza delle condizioni in cui cade la critica letteraria quando si trovi sola di fronte a se stessa, Genette sceglie, tra le alternative possibili, di elucidare analiticamente gli elementi di un metodo, mettendo a nudo i meccanismi ai produzione del testo, e salvando l'esercizio della critica stessa in questa progressione teorica.

- "Figure II: LA PAROLA LETTERARIA" = Genette, nella prima parte di questo saggio, precisa quali debbano essere le caratteristiche di una critica capace di rispondere nel modo più adeguato alle esigenze del nostro uso della letteratura; nella seconda, indaga i rapporti fra "linguaggio poetico" e "poetica del linguaggio", offrendo interessanti contributi a partire dall'analisi dell'opera di Stendhal e e quella di Proust, segnatamente intorno al "discorso indiretto" della "Recherche".

- "Figure III: DISCORSO DEL RACCONTO" = Da un continuo scambio tra le suggestioni di una teoria generale delle forme letterarie (o poetica) e i dati concreti di una tradizionale, e spesso penetrante, analisi critica nascono i saggi di "Figure III". Di questa doppia anima l'autore è ben conscio; la raccolta si apre, infatti, col breve scritto su Critica e poetica, che è una riaffermazione della pari e complementare dignità di entrambe. Ad esso fa seguito una ridiscussione dei rapporti tra Poetica e storia, classico tema della possibilità di una storia letteraria. Di questa collaborazione tra poetica, nella specie narratologica, e critica, Genette dà subito prova affrontando la "Recherche" proustiana, prima sinteticamente, con un magistrale saggio sulla Metonimia in Proust; poi analiticamente, smontando i meccanismi narrativi dell'opera. La lezione di metodo che ne risulta ha così un merito in piú: quello di dimostrarsi, fin dalla sua formulazione, utile alla comprensione di un testo straordinariamente complesso, dal quale è lecito estrarre conclusioni generali sui rapporti tra storia, narrazione e racconto.

- "Figure IV: NUOVO DISCORSO DEL RACCONTO" = Con la pubblicazione di "Figure III" lo studio delle strutture e delle tecniche narrative ha largamente utilizzato e sviluppato quanto Genette aveva proposto come «discorso del racconto». Dopo dieci anni di riflessioni, Genette torna con questo libro sui propri passi, fornendo una rilettura critica del suo «saggio di metodo» e il bilancio d'un lungo periodo di ricerche in campo narratologico. Premessa del libro è la convinzione che la narratologia debba «esplorare il campo dei possibili, anzi degli "impossibili" senza fermarsi eccessivamente su questo confine che non è suo compito tracciare. I critici si sono finora limitati a interpretare la letteratura: adesso si tratta di trasformarla». Lo studio di Genette - che muove dalla "Recherche" di Proust, come già "Figure III" - si incentra sui problemi di tempo, di modo, di voce, recuperando anche un tono di pamphlet settecentesco, ironico e autoironico, pieno di narratività diffusa, chiamando il lettore a misurarsi con un'opera utilmente provocatoria.