Enrico Bernard - Così Zarathustra parlo alle donne

Nietzsche si trova a Sils Maria, dove da alcuni anni torna ogni estate per sottrarsi al calore della città, anche se l’eccessiva luminosità della montagna offende i suoi occhi malati. Qui nell’estate del 1881 viene colto dal pensiero fondamentale della sua concezione, l’«eterno ritorno», trovandosi, come egli scrive, «a seimila piedi sul livello del mare e molto oltre le cose umane».
A Sils, Nietzsche occupa una stanzetta di una casa di campagna, fuori dalla strada principale, presso la famiglia Durish, della quale fa parte una bambina di nome Adrienne. Va a pranzo all’Hotel Alpenrose, mentre a cena rimane a casa. A pranzo mangia bistecca al sangue, spinaci e omelette. A sera cena a casa: latte, formaggio e prosciutto. Fa ampio uso di oppio e di hashish. Per un periodo a scopo terapeutico beve birra inglese. Dalla mamma si fa sempre inviare pennini, libri e generi alimentari, soprattutto salsicce e prosciutto, oltre a qualche cravatta, guanti di lana, aghi e filo, e quant’altro potesse risultargli utile.
Nell’ambito dell’Hotel Nietzsche si forma una piccola cerchia di amicizie, fra le quali si possono evidenziare la signora e la signorina Fynn (madre e figlia), l’anziano generale Simon con la figlia, la signora Mansuroff. A queste si aggiungono le due care amiche di Nitezsche, le trentenni Resa von Schirnhofer, molto simpatica, ma piuttosto brutta e Meta von Salis, laureata, con vasti interessi filosofici, che di tanto in tanto fanno visita al filosofo.
Nietzsche che ancora non manifesta i segni dello squilibrio mentale che lo colpirà in seguito, a Torino, è comunque un tipo stravagante. Le sue stranezze (è chiamato con qualche ironia il Professore) non suscitano scandalo, ma anzi un divertito rispetto. Così passa inosservato lo strano interesse del filosofo per la mucca di famiglia, che pascola sempre dinanzi alla casa