Lorenzo Milani, "Lettera a una professoressa"
Libreria Editrice Fiorentina | 1990 | ISBN: 8889264012 | Italian | EPUB | 166 pages | 0.1 MB
Libreria Editrice Fiorentina | 1990 | ISBN: 8889264012 | Italian | EPUB | 166 pages | 0.1 MB
La profonda, anche se scomoda, obbedienza alla Chiesa, la fedeltà alla propria parrocchia, il rifiuto di strumenti potenti e consumistici (televisione, cinema, bar…) e l'esclusiva dedizione di don Milani alla gente del suo popolo, hanno fatto di Barbiana il luogo dell'incarnazione e della sovranità suprema raggiungibile dall'uomo.
Don Lorenzo Carlo Domenico Milani Comparetti (Firenze, 27 maggio 1923 – Firenze, 26 giugno 1967) è stato un presbitero, insegnante, scrittore ed educatore italiano.
Il padre, un chimico con la passione per la letteratura, si dedicava alla gestione dei suoi possedimenti di Montespertoli, comprendenti la villa di Gigliola e il castello di Montegufoni. Era figlio di Luigi Adriano Milani, archeologo e numismatico che aveva sposato Laura Comparetti, figlia del filologo Domenico e della pedagogista Elena Raffalovich. Da queste illustri parentele i Milani avevano ereditato libri, opere d'arte e reperti archeologici. La madre proveniva da una famiglia di ebrei boemi che si erano trasferiti a Trieste per ragioni commerciali. Anch'ella poteva vantare un notevole bagaglio culturale: allieva di James Joyce, era cugina di Edoardo Weiss che la introdusse agli studi di Sigmund Freud.
I genitori si dichiaravano entrambi agnostici e anticlericali (si erano sposati con rito civile) e intesserono rapporti di amicizia con altre famiglie della cultura fiorentina come gli Olschki, i Valori, i Pavolini, i Castelnuovo Tedesco, gli Spadolini. I tre figli, dunque, vissero in un clima estremamente vivace dal punto di vista intellettuale.
Nel 1930, a causa della crisi economica, la famiglia si spostò a Milano. Il nuovo ambiente non fu favorevole: a causa delle loro posizioni in materia religiosa, la famiglia Milani fu presto isolata dalla società. Questa situazione, aggravata dall'ascesa del nazismo in Germania, portò i genitori a sposarsi con rito religioso e a battezzare i loro figli a Gigliola (in questa occasione il parroco li registrò con il secondo cognome Comparetti, che alla nascita non avevano). Lorenzo lo chiamò sempre il suo "battesimo fascista".
Lorenzo, ragazzo vivace e intelligente, coltivò la passione per la pittura, studiando prima come privato, poi a Milano all'Accademia di Brera. Nell'estate del 1942, durante una vacanza a Gigliola, decise di affrescare una cappella; durante i lavori rinvenne un vecchio messale la cui lettura lo appassionò notevolmente. Successivamente, al ritorno a Milano, si interessò di liturgia
Figura controversa della Chiesa cattolica negli anni cinquanta e sessanta, discepolo di don Giulio Facibeni, viene ora considerato una figura di riferimento per il cattolicesimo socialmente attivo per il suo impegno civile nell'istruzione dei poveri, la sua difesa dell'obiezione di coscienza e per il valore pedagogico della sua esperienza di maestro.
Alcune delle persone, all'epoca ragazzi, da lui seguiti si impegnarono a loro volta nei sindacati o nella politica, come ad esempio Francesco Gesualdi, autore delle principali guide italiane al consumo critico e fondatore del Centro Nuovo Modello di Sviluppo.