Paolo Viola, "L'Europa moderna: Storia di un'identità"

Posted By: TimMa

Paolo Viola, "L'Europa moderna: Storia di un'identità"
Einaudi | 2014 | ISBN: 8806169297 | Italian | EPUB/AZW3/MOBI/PDF | 398 pages | 1/1.3/1.3/1.9 MB

In età moderna gli europei conquistarono, e persero poi, l'intero pianeta, non prima di averlo trasformato irreversibilmente, e avergli trasmesso alcuni dei loro valori fondamentali, che furono anche le armi di quella conquista, e cioè il capitalismo, lo Stato complesso e il pluralismo. Armi e caratteri che definiscono le società europee come generalmente più flessibili di altre. Partendo da questa constatazione Paolo Viola sviluppa alcune considerazioni.
La prima è che per intraprendere quella conquista gli europei disponevano di alcuni elementi che, apparentemente deboli, si sarebbero rivelati punti di forza: una Chiesa rivale della politica, in continua competizione per il potere; un ceto dirigente militare fondato sulla nascita e la proprietà terriera quasi sempre ribelle; una straordinaria pluralità di tessuti urbani, di ordinamenti giuridici, di parti politiche in confitto fra loro.
La seconda è che questi prodotti culturali disordinati, plurali, e complessi rafforzarono in gran parte dell'Europa la cosiddetta società civile come contrappeso all'inevitabile rigida fragilità della politica.
La terza è che l'età moderna culmina alla fine dell'Ottocento, nella cosiddetta età dell'imperialismo, prima dell'incredibile suicidio europeo della Grande Guerra.
Di conseguenza, non è più molto interessante definire l'età contemporanea come completamento del moderno, ma semmai distinguere la modernità da un tempo postmoderno che si apre con le due guerre mondiali e coincide col relativo tramonto dell'Europa e col parziale fallimento della sua identità.

Paolo Viola (Roma, 6 giugno 1948 – Palermo, 11 novembre 2005) è stato uno storico italiano, specializzato in storia della rivoluzione francese e della formazione degli stati nazione in Europa. Ha insegnato all'Università della Calabria, alla Scuola Normale di Pisa e, dal 1991, all'Università di Palermo. Si laurea alla Normale con una tesi sulla rivoluzione francese, sotto la guida di Albert Soboul. Caratteristica dei lavori di Viola è un'interpretazione del processo rivoluzionario come trasferimento della sovranità, dal monarca per diritto divino alla nazione, primo grande passo verso le moderne democrazie. Molto importante è inoltre il suo contributo all'analisi del meccanismo del terrore, e del terrorismo come strumento di lotta politica.