«La scienza del respiro e del pranayama» by Yogi Ramacharaka, Sri Swami Sivananda
Italiano | ASIN: B08GCPGPCG | MP3@128 kbps | 7h 3m | 390.06 Mb
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Si può dire che tutto l'universo e tutte le cose create sono fondate sulla respirazione, e che tutto respira e vibra, essendo questa funzione una condizione di vita. Respirano i mari, con l'evaporazione e con l'alta e bassa marea; respira la terra, respirano i monti (vulcani, ghiacciai), respirano le piante, respirano gli animali, dal più grande al piccolissimo.
L'uomo può vivere molti giorni senza mangiare, pochi senza bere; ma solo per pochi minuti può sospendere la respirazione senza morirne. Da una perfetta respirazione dipende una completa vitalità, l'immunità e la cura dalle indisposizioni. La percentuale degli uomini civili che sanno respirare e respirano correttamente è oggi molto ridotta.
Parrà un insulto dire che in Occidente non si sa respirare bene, che non si conoscono gli effetti, i benefici di una buona respirazione, che s'ignora come diversi malanni provengano da una cattiva respirazione. come pure finora non si è neppure sospettato che molte indisposizioni si possono curare semplicemente col mezzo d'una buona respirazione.
Ad esempio, quasi sempre, presso di noi, allorché taluno si trova aggravato da un malessere generale e non sente il solito appetito, ricorre a stimolanti, mentre, per lo più, basterebbe un esercizio di 10 minuti di respirazione completa, alternata con qualche respirazione purificatrice, in un'aria libera ed il più possibilmente pura, per trovarsi piuttosto rinvigoriti e sentirsi sbarazzare lo stomaco e ridestare l'appetito.
Sembrerà altresì ingiurioso, per la scienza ed il progresso dell'Occidente, l'affermare che fino a questi ultimi tempi, solo qualche chimico aveva sospettato che oltre ai soliti conosciuti componenti: ossigeno idrogeno, azoto, ecc., vi fosse nell'aria la presenza di un altro elemento inafferrabile ed indefinibile, che è il PRANA, sostanza nervina, mentale, vitale e vivificatrice, da molto tempo conosciuta agli yoghi d'Oriente, che nelle loro scuole di respirazione insegnano il modo di raccogliere il prana dall'universale deposito che vi è nell'aria, per immagazzinarlo nei polmoni e distribuirlo a tutte le parti del corpo e specialmente a quelle che hanno più bisogno di essere rinvigorite.
Colui che riesce a comprendere questo Prana, ha compreso l'essenza stessa della vita e dell'attività cosmica. Colui che ha conquistato e controllato questa essenza, non solo ha assoggettato il proprio corpo e la propria mente, ma anche tutti i corpi e le menti in questo universo.
Quindi, il Pranayama o il controllo del Prana è il mezzo con cui lo Yogi cerca di realizzare nel suo piccolo corpo l'intera vita cosmica, e cerca di raggiungere la perfezione ottenendo tutti i poteri dell'universo. I vari esercizi e allenamenti che egli svolge servono a questo scopo.