«L'uomo nuovo? La sola speranza di avere un futuro» by Osho

Lo stato di cose nel mondo mette di fronte a una responsabilità che richiede una scelta consapevole nella gestione della propria vita. E questo cambio di passo sollecita la necessità di farsi o trovarsi degli amici sinceri, prendendo le distanze dalle tante dinamiche che spingono a creare nuovi gruppi di appartenenza, cosa che inevitabilmente riattiva conflitti tra “noi” e “loro”; nella certezza che “noi siamo sempre nel giusto”. Per evitare ulteriori cadute, per non continuare a girare nel perenne circolo vizioso al quale la mente non può rinunciare, per sua stessa costituzione, occorre in particolare farsi amici i Maestri di realtà che sono riusciti a liberarsi dalla terribile prigione dell’io. Osho sostiene che la grande sfida con la quale gli umani – collettivamente – si trovano a confronto sollecita un risveglio da tutte le allucinazioni che l’io genera, così da acquisire un normale buonsenso, in grado di riconoscere l’intero mondo intorno a noi come un’estensione di noi stessi, e l’interdipendenza come l’inevitabile corollario che ci permette di esistere. Ebbene, nella sua visione dell’insieme, l’attuale situazione – proprio nella sua drammaticità – è decisiva per l’avvento di un nuovo tipo di umanità: vedere che non c’è futuro, non potendo immaginare mete, non trovando certezze o sicurezza cui aggrapparsi, implica l’opportunità di avvicinare sé stessi e la realtà, percependola con uno sguardo meno offuscato. In questa antologia Osho tratteggia qualcosa di questa potenzialità, prendendo sé stesso, quale testimone vivente che un uomo nuovo è possibile. E ne tratteggia le qualità, consapevole dell’anelito che ormai affiora in chiunque voglia affermare il proprio diritto a vivere. E condivide la necessità di imparare ad agire con totalità e responsabilità – intesa come “abilità a rispondere” –; ricordando che una nuova mutazione sta già avvenendo e pertanto è importante darle spazio e comprendere in che modo si può consolidarla, così da mutare anche le sorti del mondo. Il libro apre dunque a una scuola di vita – o meglio permette di entrare nella scuola che la vita è –operando in funzione di un’evoluzione della consapevolezza. E oggi è lo spirito del tempo a sostenere questa ventata di novità, incitando a dare spazio a nuovi comportamenti e ad avviare scelte decisive che sarebbe folle rimandare. Pertanto Osho parla a tutti coloro che aspirano, vogliono oppure sono fortemente spinti a fare un balzo in un mondo nuovo, del tutto privo di mappe e di coordinate, diventandone vettori.