«Manuale di Personal Branding» by Camilla Stenti

La marca si forma, nella mente dei consumatori, per antropomorfizzazione, e si comporta come un vero e proprio organismo: nasce, cresce, matura, invecchia, rischia di morire, muore sul serio, e talvolta riesce a rinascere dalle proprie ceneri. Possiede pregi, difetti e caratteristiche umane: le passioni, le ipocrisie, gli entusiasmi e i momenti di slancio. Seduce o lascia indifferenti, avvicina, cattura o allontana. È un’entità alla quale rivolgersi, dotata di valori, di personalità, di fascino e di mistero.

Se la marca sa farsi persona, quindi, anche la persona sa farsi marca?

Certo che sì, e questa possibilità prende il nome di “PERSONAL BRANDING”.

È possibile definire il Personal Branding come la capacità di fare “SELF-MARKETING”, di far sì che le persone parlino bene di te, anche e soprattutto quando non sei presente, e che scelgano proprio il tuo marchio personale.

Il brand personale si interessa alla persona e a come questa sia percepita all’esterno, racchiude quindi al suo interno la reputazione, la comunicazione, le competenze individuali e la capacità di instaurare delle relazioni stabili e durature nel tempo, online e offline.

La definizione di una strategia di Personal Branding rappresenta un lavoro approfondito, che non deve in alcun modo essere lasciato al caso.