Variazioni in sé minore

Imprimere nel verso parte di sè. In divenire, in contraddizione,nell'irrompere tra parti di un quotidiano che incastra. Il sè e l'emozionale;nulla viene eluso, scalfito è il solco per procedere nuovamente. Variazioni di sè, percepite e distinte. Nello spazio interiore che continuamente si dilata e contrae. In quello esteriore, nell'appartenenza,nella visione di ciò che ci tocca e contagia;di ciò che perturbiamo nel nostro movimento e di ciò che la realtà ancora non chiarisce. La prima parte,"Movimento interiore.Forte,fortissimo" comprende le liriche che riguardano l'intimo, il vissuto più profondo. Racconta il divenire interiore,di ciò che persone e affetti hanno lasciato in tracce precise dentro di me.Emergono nel verso con immediatezza, quasi con crudezza viscerale.La parola dà sostanza alla carne, si insinua in pieghe profonde.Aderisce all'intenzione, all'evidente che emerge. La seconda parte "Lo sguardo intorno.Allegro ma non troppo",mi rivela nel mondo in cui talvolta non mi sono ritrovata.Mi racconta nella vita che è accaduta:passaggi, nodi,cambiamenti,visioni.E' uno sguardo cinico ed inquieto sulla realtà che colgo nelle sue contraddizioni e debolezze. Fenomeni che ci attraversano, che sgomentano;eventi che accomunano anime dissimili.Reazioni che inscrivono il genere umano in un effimero unico. Chi ha letto le mie poesie ha sempre notato quanto il corpo,la carne,la fisicità siano continuamente presenti in ciò che scrivo ed esprimo; come parti inscindibili il soma dalla psiche. La carne porta tracce di noi,di ciò che viviamo interiormente;in modo più o meno consapevole e più o meno duraturo. Chiunque si assuma la responsabilità della scrittura dovrebbe assumersi anche quella del confronto con il lettore.Per questo motivo mi sono convinta di affidare le mie poesie a quanti volessero fermarsi ad ascoltare. Da qui l'esordio con questa raccolta.